Porto Venere (e l’Isola del Tino) in festa
C’è un’isola, all’estremità occidentale del Golfo di La Spezia, dove sorge un faro in mezzo al mare. È l’Isola del Tino, che – insieme a Palmaria e al Tinetto – fa parte del Comune di Porto Venere.
Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO – come le sue due isole cugine –, l’Isola del Tino è una riserva ecologica, abitata da animali rari e circondata da fondali d’impareggiabile valore.
Un luogo inaccessibile, durante tutto l’anno, perché zona militare: è proibito l’attracco di ogni mezzo natante non autorizzato ed è vietata la navigazione entro una fascia di sicurezza.
Ma ci sono due giorni all’anno in cui quest’isola col faro, dal fascino segreto, apre ai turisti e ai curiosi: sono il 13 settembre – giorno del patrono di La Spezia, San Venerio – e la domenica seguente (quest’anno, domenica 16 settembre).
Per l’occasione, è possibile visitare alcune aree dell’isola: il molo, la scogliera, l’Area Sacra (che comprende una chiesetta), la vecchia casamatta convertita in museo, e la salita carrozzabile che conduce all’edificio del faro (il quale, però, non è visitabile).
San Venerio nacque nell’isola della Palmaria nel 560 circa e visse da eremita sull’Isola del Tino, fino al 630, anno della sua morte.
Dal 1961 è il santo protettore dei fanalisti d’Italia (custodi del funzionamento dei fari marittimi).